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Se vi dico manga anime otaku mangaka shōjo o shōnen voi sapete a cosa mi riferisco? ( se volete cliccate nelle voci per saperlo)
Il lessico degli adolescenti è sempre più globalizzato, pertanto lo scopo di questo breve post è quello di accostarci alla realtà giovanile con curiosa conoscenza e perché no, con qualche informazione in più, che implementi il nostro vocabolario e che ci configuri nei confronti dei nostri adolescenti come costruttori di ponti e non di muri.
Rudyard Kipling, scrittore e poeta britannico , in un delizioso racconto contenuto nel libro I figli dello zodiaco, scriveva: "A me piacciono i ponti sospesi , che volano da una sponda all'altra, con un solo grande balzo, come una plancia (il ponte di comando di una nave). Allora non c'è acqua che può far danni"
Manga è un termine con cui in Giappone sono designati i fumetti e con cui nel mondo vengono indicati quelli giapponesi ( definizione tratta dalla Treccani).
Si tratta, sia di un mezzo di comunicazione ecclettico che affascina e cattura l'attenzione, soprattutto degli adolescenti da oriente a occidente, sia di una forma artistica tradizionale popolare premoderna e moderna.
Lo definisco "universo manga" , proprio per il carattere complesso e per la poliedricità degli argomenti trattati: amicizia, amore, morte, abbandono , violenza psicologica, problemi con la scuola, sport (spokon), trasformazione del corpo, sessualità (yaoi), conflittualità con la famiglia e così via, (ma sappiate che esistono anche manga rivolti ad un pubblico adulto).
Intercetto una certa diffidenza e paura nei genitori nei confronti di questo medium, pertanto cercherò di darne una spiegazione psicologica breve.
Dietro a questo mezzo, si consolidano nell' immaginario mentale del giovane lettore scenari complessi in cui riconoscersi, esplorare parte di sé, identificarsi o disidentificarsi, e che hanno una valenza educativa e arricchente.
Uno strumento immediato che riflette i bisogni indifferenziati degli adolescenti dove i protagonisti dei manga si presentano combattivi e complicati, con superpoteri ma sempre all' instancabile ricerca di sé.
In pratica, riflettono quello che è l'universo complesso e variegato degli adolescenti con le emozioni esagerate e le aspirazioni da intercettare e soprattutto l'identità da costruire. Vengono attraversate un ventaglio di emozioni dove si attiva a ritmi cadenzati il riso, il pianto, l'empatia , la tristezza e la paura.
I personaggi veicolano o cercano di veicolare dei valori positivi in cui gli adolescenti si riconoscono come: l'altruismo, la solidarietà, il rispetto della parola data, il rispetto delle differenze.
Uno strumento, a mio avviso, interculturale e prezioso che riflette le evoluzioni della società e della mentalità collettiva giapponese che ha contaminato e arricchito il mondo intero.
Per i curiosi e gli appassionati del genere consiglio l'ultimo saggio del sociologo Marco Pellitteri, di recente pubblicazione (settembre 2021) dal titolo: I manga, edito da Carocci editore.
Per chi volesse farsi un idea, suggerisco la visione di questo video: manga e animazione
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